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Grimaldi

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RISULTATI E IPOTESI STORICHE



GRIMALDI


Grimaldi - aplogruppo I1a2a ex I1d1


probabilmente il fondatore di questo gruppo I1a2a [P109]  ex I1d1 (MRCA di riferimento) è vissuto verso il 2.500 a.C. probabilmente fra la Svezia meridionale o la Danimarca

(e probabilmente il suo DYS385 fu 14-14, mentre il 13-14 è una mutazione).

 

Forse era un capo proto-germanico (vista la numerosa discendenza), appartenente a qualche tribù nordica di origine paleolitica, dal quale discesero tribù che fecero parte dei Goti e forse altri rami che fecero parte del gruppo degli Ingevoni o Erminoni (o passati a questi). Questo potrebbe avvalorare l'ipotesi della appartenenza a popolazioni germaniche nello specifico di goti, sassoni o longobardi (che vissero in quelle terre). 

A questo si può notare che curiosamente il cognome "Grimaldi" deriva proprio dal longobardo-sassone antico "Grimwald" ed è un nome proprio di persona che significava "Principe o Capo con elmo" (come ci ricorda E. De Felice nel suo studio sui cognomi italiani). 


il capostipite dell'aplogruppo I1a2 [L22/S142] ex I1d è vissuto verso il 3.400 a.C. probabilmente fra 
l'attuale Schleswig-Holstein, una provincia sul confine tedesco-danese, e la stessa Danimarca.


Anche costui era forse un capo appartenente a qualche tribù paleolitica che visse in quelle terre e dalla quale discesero altre tribù che nel corso dei secoli si ramificarono anche verso settentrione. 


 Invece il capostipite fondatore (MRCA) dell'aplogruppo I1 è vissuto circa 4.000/6.000 anni fa (probabilmente 5.500 a.C.) da qualche parte in Europa settentrionale, forse in Germania settentrionale. 

Da costui sono discese linee che hanno fatto parte degli Angli, Juti, Sassoni, ed altre tribù germaniche, così come da altre linee sono discesi i Normanni (norvegesi, danesi e svedesi), detti anche Vichinghi, che nei secoli si sono ramificati in Inghilterra, Normandia (Francia), Russia, Italia Meridionale, etc. 


Cenni preistorici ed ipotesi 


L'aplogruppo I è il più antico d'Europa ed è probabilmente l'unico che sia sorto in tale continente (a parte le subcladi degli altri aplogruppi), essendo esclusivo dell'Europa stessa. Si ritiene pertanto che forse è stato originato in quest'area prima dell'ultima glaciazione e che probabilmente è stato confinato nel rifugio balcanico durante la glaciazione e che poi si sia ridiffuso verso nord con il ritiro dei ghiacciai. All'inizio del Paleolitico superiore gli umani moderni si diffusero per tutto il pianeta. Probabilmente circa 35.000 o più anni fa alcuni uomini appartenenti all'aplogruppo IJ (sorto fra i 35.000 ed i 40.000,00 anni fra il Medio Oriente e la penisola arabica), emigrarono dalle loro zone di origine, staccandosi dai loro omologhi IJ e si diressero nel continente europeo, probabilmente attraverso il Bosforo (oppure dalla zona Nord del Caucaso migrarono ad ovest passando a nord del Mar Nero). Un loro ramo si stabilì quindi nella penisola balcanica dove da essi nacque l'aplogruppo I (fra i 24.000 ed i 32.000 anni fa ca.). Quindi si ritiene che l'Uomo di Cro-Magnon, molto probabilmente apparteneva (forse esclusivamente?) all'aplogruppo I, probabilmente nella variante maglemosiana (proto-nordici della varietà dalo-falica) in Scandinavia (che in Italia ha dato origine all'Uomo di Grimaldi, così detto dal paese presso Ventimiglia). A questo ramo probabilmente appartennero anche quelle persone che ebbe mescolanze genetiche con i Neanderthal, come dimostrano recentissimi studi genetici. Furono questi apporti genetici a determinare caratteristiche particolari in questi umani che vissero in Medioriente e che si spinsero poi in Europa? I discendenti di tale aplogruppo si diffusero poi verso nord ovest, nelle Alpi dinariche, nell'attuale Croazia e nell'Erzegovina e da lì verso l'Europa centrale, nell'attuale Bassa Sassonia in Germania e quindi nell'Europa settentrionale, nelle attuali zone del Nord Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia. In questa migrazione, circa 20.000 anni fa, si ebbe la suddivisione fra gli antenati della linea pre-I1 (sorta poi ca. 19/20.000 anni fa) e la linea degli avi dell'aplogruppo I2, che sorse poi, nella zona delle alpi dinariche nell'attuale Croazia, circa 15.000 anni fa. Questa linea si divise in seguito in I2b (sorta al massimo 12.300 anni fa in Europa centrale, Bassa Sassonia) e I2a (sorta al massimo 8.8000 anni fa nei Balcani nord occidentali, verso le Alpi dinariche). Nel Mesolitico gli appartenenti a tale aplogruppo pre-1 fecero parte della cultura di Maglemosiano (in Scandinavia cultura di Kongemose). In seguito iIl mare del Nord raggiunse il livello attuale intorno al 6000 a.C., epoca quando vennero così sommersi alcuni dei territori originariamente sede di questa cultura e forse spingendo più a sud sud alcune di queste popolazioni. Dalla linea pre-I1 derivò poi l'aplogruppo I1 (circa 5.000 anni fa) sorto fra la Germania del Nord e la Scandinavia meridionale (Danimarca, Svezia, Norvegia). Durante il periodo Neolitico persone appartenenti all'aplogruppo pre-I1 e I1 fecero parte della cultura di Ertebolle (5300-3950 a.C.), e della Cultura del bicchiere imbutiforme (4000-2700 a.C.). Le strutture megalitiche (5000-1200 a.C.) dell'Europa, inoltre, sono state costruite da persone appartenenti a tale aplogruppo. Il 40% dei Sardi fa parte della subclade I2a1 ma è presente in Sardegna anche la subclade I2b1 tutte e due facenti parte dell'aplogruppo I essi infatti costruirono numerosissimi nuraghi, menhir, e dolmen. Fuori dalla Scandinavia, da notare, la distribuzione dell'aplogruppo I1 è strettamente correlata con l'aplogruppo I2a1, segno che facevano parte di una stessa popolazione. Il periodo della Cultura della ceramica cordata o "dell'ascia da combattimento" o "della sepoltura singola" (3200-1800 a.C.) segnò poi l'arrivo dei popoli Indoeuropei con aplogruppo R1a dalle steppe ucraine. Siccome l'aplogruppo I1 è identificato da almeno 15 mutazioni uniche, ciò indica che questa linea è stata isolata per un lungo periodo di tempo, o ha subito un grave strozzatura della popolazione (ovvero quello che viene geneticamente chiamato effetto "collo di bottiglia"). Anche se la suddivisione fra la prima mutazione dell'aplogruppo I1 con gli antenati dell'aplogruppo I2 è probabilmente antica di cica 15.000 anni fa, le persone appartenenti all'aplogruppo I1 discendono tutti da un solo uomo che è vissuto meno di 5.000 anni fa. Ovvero in corrispondenza dell'arrivo degli Indoeuropei forse per ipotesi una alta percentuale degli indigeni dell'aplogruppo I1 potrebbe essere stata massacrata dai nuovi arrivati, che in tale ipotesi agirono da invasori aggressivi, lasciando così superstite una piccola parte dei discendenti di I1.


La diffusione dell'aplogruppo I1 è associato alle tribù nordiche paleolitiche (fra Germania settentrionale, Danimarca e Scandinavia meridionale), così come a tribù pre-germaniche e poi germaniche. In seguito la diffusione fu determinata dalle migrazioni germaniche, in Gran Bretagna (anglosassonivichinghi e normanni), Belgio (Franchi,Sassoni), Francia (FranchiVisigoti e Burgundi), Germania meridionale (FranchiAlamanniSveviMarcomanniTuringi e altri), Svizzera (AlamanniSveviBurgundi), Spagna (VisigotiVandali e Svevi), Italia (GotiEruliLongobardi), Austria e Slovenia (OstrogotiLongobardi), Ucraina e Moldavia (Goti), Ungheria e Serbia settentrionale (Gepidi). La presenza di I1 tra i polacchi (6%), cechi (11%), slovacchi (6%) e ungheresi (8%) è probabilmente il risultato di secoli di influenza da loro vicini tedeschi e austriaci, ma potrebbe anche essere legata alla presenza, nei secoli, di germani orientali, come i Goti. Una presenza interessante è poi in Macedonia (10%), dove potrebbero essersi diffusi i discendenti dei Goti che si stabilirono in dell'Impero Romano d'Oriente nei secoli III e IV d.C..

Come accennato i vichinghi danesi e norvegesi hanno portato più esponenti I1 in Gran Bretagna, Irlanda, Isola di Man, in Normandia, le Fiandre, Iberia, Sicilia. I vichinghi svedesi (Variaghi) crearono invece colonie in Russia e Ucraina ed avamposti nell'Impero Bizantino, il Caucaso e la Persia. La frequenza più alta di I1 nella Russia nordoccidentale (est del Mar Baltico), quindi, ricorda la forte presenza storica dei Variaghi, discesi dagli svedesi che che fondarono il regno Rus' di Kiev.

I2 (S31) (ex I1b), che include I2a (P37.2) (ex I1b1 ed ex I1b) è la forma più comune nei Balcani nord occidentali l'attuale Croazia (alpi dinariche) e in Sardegna (dove rappresenta l'aplogruppo più cospicuo nella variante I2a1 (M26) 40% dei sardi) (ex I1b1b) e I2b (ex I1b2) che raggiunge discrete frequenze lungo le coste nord-occidentali dell'Europa continentale (Germania del Nord, Olanda) e in Sardegna. Dalla linea I2b1 è derivato I2b1a (M284) in Europa nord-occidentale ed Isole Britanniche.


Collegamenti esterni


Identificazione del ramo di appartenenza (Terry Robb)

Origini e sviluppo aplogruppo I su Eupedia (ENG.)

Aplogruppo I1 su Wikipedia.com (ENG.)

Aplogruppo I1 su Wikipedia.it (ITA) (scritto dall'autore di questo sito)

I Germani su Wikipedia.it (ITA)

L'aplogruppo I1 ed i suoi rami (Terry Robb)





PARTICOLARITA' DYS di famiglia (rarità e e frequenze medie): 


DYS 390 = 24 (1.3%) DYS 439 = 13 (2.4%) DYS 448 = 21(4.1%) DYS 464a,b,c,d = 12,14,14,16 (4.9%) DYS 449 = 30 (10.5%) DYS 576 = 17 (30.7%) DYS 570 = 21 (20.2%)


AMICI/FRIENDS (CASATE ISONIMICHE MA DIVERSA ORIGINE):


Grimaldi aplogruppo J2 (J-M172) (Campania):

[aplogruppo di congiunzione = IJ, ca. 38.000 anni fa) discende da popolazioni comparse 10.000-15.000 anni fa nel nord della Mezzaluna Fertile ed a differenza di J1, J2 è abbastanza diffuso anche nell'Europa centrale. Gli uomini appartenenti a questo aplogruppo sono stati tra i primi agricoltori della storia. J2 ed E3b in Italia sono in genere associati alla migrazione degli agricoltori neolitici dal vicino oriente ma anche alla colonizzazione greca del mediterraneo occidentale e sono più diffusi nel meridione, oppure è stato diffuso anch'esso grazie all'espansione araba. http://en.wikipedia.org/wiki/Haplogroup_J2_(Y-DNA) http://www.eupedia.com/europe/origins_haplogroups_europe.shtml#J


Grimaldi aplogruppo G2a (M201+) (con due APLOTIPI diversi G2a) (Campania):

[aplogruppo di congiunzione = F, ca. 48.000 anni fa) Questa famiglia discende da un aplogruppo che ebbe origine in Medio Oriente circa 10-200.000 anni fa e che ben presto si diffuse in gran parte dell'Europa sud-orientale. Questo aplogruppo G2 è originario del Caucaso ed è collegato con popolazioni nomadi. Il grosso di tale migrazione risale a circa 15.000 anni fa. http://en.wikipedia.org/wiki/Haplogroup_G_(Y-DNA)#G2 http://www.eupedia.com/europe/origins_haplogroups_europe.shtml#G


Grimaldi aplogruppo T (Puglia):

[aplogruppo di congiunzione = F, ca. 48.000 anni fa) probabilmente originati da antiche popolazioni pugliesi derivate dalla Grecia, ovvero da Pelasgi (probab. arrivati in Grecia dal Levante, prob. dall'Egitto), oppure da discendenti di africani che si diffusero con l'espansione araba nel mediterraneo (giacchè è presente fra somali, etiopi, egizi e serbi etc.) http://www.eupedia.com/europe/origins_haplogroups_europe.shtml#T


Grimaldi aplogruppo R1b1b2 (orig. zona salernitana, Campania):

[aplogruppo di congiunzione = F, ca. 48.000 anni fa) discende da stirpe di origine indoeuropea, probabilmente germanici (il cognome deriva da una ascendenza longobarda?) oppure italo-celtici. Tale aplogruppo è originario dell'Europa è datato circa 30.000 anni (ma probabilmente è più giovane) ed è senza dubbio l'aplogruppo più diffuso in Italia e nell'Europa occidentale. Tradizionalmente è associato ai primi abitanti del continente, tuttavia si discute attualmente se possa essere giunto in Occidente alcuni millenni più tardi. In particolare, qualcuno associa R1b ai rami "centum" delle lingue indoeuropee. Questo aplogruppo dunque è stato messo in relazione con avi delle popolazioni celtiche ed indoeuropee ed è maggior mente presente nel settentrione, con il picco nell'area lombardo-veneta-emiliana. http://en.wikipedia.org/wiki/Haplogroup_R1b_(Y-DNA) http://www.eupedia.com/europe/origins_haplogroups_europe.shtml#R1b





[TABELLA DI COMPARAZIONE]

RISULTATI GENETICI COMPARATIfra Grimaldi aplogruppo I1d1, altre famiglie I1d1 e famiglie estranee di altri aplogruppiGENERAZIONI DELL'AVO IN COMUNE PIU' RECENTE / Time to Most Recent Common Ancestor (Generations)
ID m
o
d
a
l

E
1
0
5
7
9

E
7
0
0
6

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N
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F
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E
1
0
6
6
9

8
5
9
0

E
7
6
3
3

modal 67 10 13 10 12 15 15 18 19 17 23 28 18 80 86 86 80 80 100 107 151
E10579 10 37 2 2 4 24 24 28 28 28 31 42 18 86 93 93 74 74 100 116 151
E7006 13 2 67 2 4 21 23 28 28 30 33 37 18 86 93 93 74 74 100 116 151
E10574 10 2 2 37 4 24 24 28 28 28 31 42 18 86 93 93 74 74 100 116 151
E7623 12 4 4 4 37 21 28 31 31 31 35 46 31 86 93 100 69 69 100 116 151
N4384 15 24 21 24 21 67 26 24 33 23 19 26 31 80 86 86 74 86 93 107 121
140350 15 24 23 24 28 26 67 42 11 23 26 30 31 93 107 86 74 74 116 116 191
166253 18 28 28 28 31 24 42 37 46 18 24 35 31 93 86 107 107 116 107 100 97
104453 19 28 28 28 31 33 11 46 67 26 28 40 18 93 100 93 93 93 107 93 151
N34884 17 28 30 28 31 23 23 18 26 67 17 26 18 100 69 80 100 107 100 100 97
158439 23 31 33 31 35 19 26 24 28 17 67 30 18 93 80 80 93 107 93 107 121
10677 28 42 37 42 46 26 30 35 40 26 30 67 44 107 93 69 80 86 100 100 97
165913 18 18 18 18 31 31 31 31 18 18 18 44 12 151 121 97 191 191 151 191 121
F. 80 86 86 86 86 80 93 93 93 100 93 107 151 37 116 125 74 93 116 100 248
10581 86 93 93 93 93 86 107 86 100 69 80 93 121 116 37 64 116 116 116 93 121
168401 86 93 93 93 100 86 86 107 93 80 80 69 97 125 64 37 107 107 100 125 248
E11500 80 74 74 74 69 74 74 107 93 100 93 80 191 74 116 107 37 12 125 125 191
E10580 80 74 74 74 69 86 74 116 93 107 107 86 191 93 116 107 12 37 146 146 357
E10669 100 100 100 100 100 93 116 107 107 100 93 100 151 116 116 100 125 146 37 59 121
8590 107 116 116 116 116 107 116 100 93 100 107 100 191 100 93 125 125 146 59 37 97
E7633 151 151 151 151 151 121 191 97 151 97 121 97 121 248 121 248 191 357 121 97 12
0-9 Generations 10-19 Generations 20-29 Generations 30-39 Generations

- COME LEGGERE LA TABELLA:



Ricordando che le probabilità sono al 50% ogni numero indica la generazione alla quale appartiene l'avo in comune più recente (TMRCA) fra due soggetti presi in esame (incrociando la colonna verticale e quella orizzontale). Ad esempio il valore 2 fra E10579 e E7006 indica che hanno avuto il loro avo in comune nelle ultime 2/4 generazioni. Ma siccome ogni generazione è un periodo di circa 30 anni moltiplicando ad esempio 2 o 4 x 30 anni = 60/120 sappiamo che l'avo in comune fra E10579 e E7006 è vissuto nelle ultime 2/4 generazioni e che quindi lo hanno avuto negli ultimi 60/120 anni circa
- Usato il modello delle mutazioni infinite di alleli / Infinite allele mutation model is used
- Percentuale mutazione / Average mutation rate varies: 0.0041 to 0.0054, from FTDNA derived rates
- I valori in diagonale indicano i numeri di marcatori usati / Values on the diagonal indicate number of markers tested
- Le probabilità sono che al 50% l'avo in comune più recente (TMRCA) sia compreso nei valori indicati / Probability is 50% that the TMRCA is no longer than indicated

Y-utility



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PROGETTO RICERCA GENETICA GENTIS GRIMALDORUM (GRIMALDI)


(by Giovanni Grimaldi)